giovedì 8 dicembre 2011

Massimo Gay (Viareggio) scrive su TAV, inceneritori e Fiat


Le scrivo in merito all'articolo da lei pubblicato sulla Nazione di oggi domenica 4 dicembre 2011.

In merito a Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia, non molto simpatico a Viareggio:

io non conosco affatto le motivazioni dei comitati che si oppongono alla realizzazione dell'opera ma la storia anche recentissima ci insegna che queste molte opere sono prese con decisioni di pochi e, soprattutto, con motivazioni che (nascondendosi dietro il bene pubblico) rivelano quasi sempre degli INTERESSI cospicui ed a favore di POCHI. Il caso della TAV è emblematico: non lo vuole nessuno, considerando gli aspetti puramente tecnici non servirà a nulla (e fior di ingengneri, Marco Ponti,  ed economisti lo hanno detto a gran voce) eppure è stato DECISO e ci sono i soliti quatro fessi (tutti i valsusini) che non lo vogliono. Ma ci sarà mica dietro qualche Ligresti di turno ?
Ed il ponte sullo stretto? anche lì quattro fessi sostenuti dai soliti ingegneri comunisti che dimostrano che non serve? Chi lo progetta il ponte? Chi lo costruisce? chi lo gestisce per 30 anni? E' vero per costruirlo faremo lavorare molta gente ma poi, a ponte ultimato, dove li andiamo a far lavorare? Ci inventiamo qualche altra grande opera?
Per non parlare poi degli inceneritori... Anche lì, scava e scava c'è spesso un imprenditore, una fondazione bancaria, o l'amico del Direttore che percepisce l'affitto del terreno e del capannone dove soregerà il cogeneratore.

Quindi questi quatro fessi forse qualche ragione la hanno ma sicuramente ne hanno una: quella di non essere stati coinvolti a priori con dei processi partecipativi che avrebbero sicuramente trovato soluzioni da tutti condivise. La partecipazione è il futuro della politica e non è fantascienza: vada a vedere il fantastico processo partecipativo utilizzato per decidere il fururo delle ex Fonderia a Modena o il recente progetto partecipativo del Comune di Capannori.
Infine le dico che Moretti, dopo il suo comportamento per Viareggio ed il licenziamento di Riccardo Antonini, non è poi così simpatico a molti viareggini.

In merito a Sergio Marchionne e la Fiat:

sono d'accordo che molti operai hanno abusato di contratti nazionali che gli hanno permesso malattie e permessi solo per imbiancarsi casa o per fare lavori esterni al nero. Ma questo non autorizza Marchionne a fare come vuole perché se oggi è questo grande capitano di industria è perché ha avuto la possibilità di portare la produzione dove il costo del lavoro è più basso, scelta che una qualsiasi bambino delle elementari saprebbe fare indicandogli di aumentare il profitto senza aumentare le entrate (le piccole  e medie imprese che non possono andare all'estero, quelle sì che sono delle punte di diamante a rimanere in Italia). Ed ancora ci siamo dimenticati di quanta cassa integrazione e di quanti bonus ha usufruito la Fiat negli ultimi 60 anni? Quelle sovvenzione le ho pagate io, lei ed anche tutti gli operai Fiat con le loro tasse, quindi meriteremmo tutti un po più di rispetto ed una minore arroganza.

La saluto cordialmente
Massimo Gay, Viareggio


Massimo Gay è un Agronomo, funzionario Confederazione Italiana Agricoltori, interessato all'ecologia


lunedì 21 novembre 2011

Trasparenza nelle pubbliche amministrazioni

Negli Stati Uniti si sta diffondendo sempre di più l'abitudine di mettere online tutte le informazioni relative alla pubblica amministrazione, dalle spese minime fino agli stipendi di collaboratori, dipendenti e consulenti. La tecnologia può aiutarci ad avere governi locali migliori e più trasparenti, rendendo più informati i cittadini.
The Economist, 19 novembre 2011

martedì 1 novembre 2011

Car sharing nelle località di vacanza

Per evitare scene come questa
Parlando tempo fa con Maurizio Angeli del Bagno Roberto, è saltata fuori un'idea interessante. Forse non è del tutto originale, ma vale la pena di essere presa in considerazione da cittadini e amministrazioni locali:

Il car sharing pubblico nelle località di vacanza, come Lido di Camaiore ma anche Viareggio, Marina di Pietrasanta, Forte dei Marmi, cioè tutta la Versilia e innumerevoli altre città e paesi in tutta Italia.

Il car sharing potrebbe contribuire a risolvere molti problemi: occupazione del suolo pubblico, traffico, inquinamento, minori spese di trasporto per le famiglie con maggiore disponibilità di spesa per prodotti e servizi locali.

Molti villeggianti vengono in Versilia con una o due auto per nucleo familiare, per lasciarle ferme il più possibile, utilizzandole, alla fin dei conti, solo per il trasporto delle valigie all'inizio e alla fine del soggiorno, per andare al supermercato, e per andare al ristorante nell'entroterra qualche volta.

Non sarebbe bello se tutte queste cose (e qualcuna in più, grazie al risparmio conseguito) venissero fatte con auto in car sharing?

Premettendo che, per avviare un progetto del genere occorre fare bene i conti e risolvere diversi problemi organizzativi, il servizio potrebbe funzionare in diversi modi:


  • Car sharing per i villeggianti le cui auto vengono utilizzate in bassa stagione dai residenti (che quindi possono evitare di comprare la seconda o la terza auto);
  • I residenti affittano le proprie auto al servizio di car sharing (che quindi possono ricavare un reddito o almeno una consistente riduzione delle spese di mantenimento di una delle proprie auto)
  • Car sharing con vendita di parte delle auto usate a fine stagione.

Ecco i possibili vantaggi che si possono conseguire:

  1. Reddito per il comune e per chi noleggia le auto
  2. Minore occupazione dello spazio pubblico 
  3. Ottimizzazione dell'uso degli automezzi (10 auto possono servire in media 40-50 famiglie, con un miglior rapporto fra km e costi di manutenzione-gestione)
  4. Più praticità per gli utenti (uso un'utilitaria quando devo andare al supermercato, uso un furgone quando devo andare all'ingrosso edile)
  5. Maggior reddito disponibile per spese diverse dai trasporti (soprattutto per le famiglie che rinunciano alla seconda o terza auto, i cui costi complessivi raramente sono inferiori ai 500 euro al mese)
  6. Ottimizzazione dei viaggi per le vacanze, in cui alcune trasferte vengono svolte in treno invece che in auto (occorre naturalmente lavorare con Trenitalia per avere un servizio migliore, e prevedere servizi di trasporto dei bagagli e tariffe concordate con i servizi di taxi, che potrebbero essere cointeressati alla gestione dei servizi di car sharing)
Al car sharing possono essere aggiunti (a costo zero per il Comune) anche convenzioni con i servizi taxi (ad esempio parcheggio estivo di taxi presso i supermercati e prezzi concordati per il trasporto di cittadini con la spesa settimanale) e facilitazioni per i noleggi di biciclette e mezzi a pedali (bici, tricicli, rimorchi per bici, tandem, risciò), magari valutando, per il solo periodo estivo, l'inserimento del facchinaggio con mezzi a pedali da e per le Stazioni ferroviarie.

Che ne pensi, hai altre idee?




lunedì 24 ottobre 2011

Appunti a margine di un programma politico per Camaiore

È con la mia più riguardosa prudenza che vorrei uscire dal rito  del politichese ruspante, a volte obbligato dai tempi dei media di larga diffusione, e cercare di sfruttare appieno la possibilità che ci offre la rete di tornare a scrivere delle epistole che verranno poi valutate speriamo con la debita benevolenza da casuali lettori.

Vorrei poi avvalermi della facoltà di non  esprimere una opinione su tutti i temi del programma  della coalizione, poichè senz'altro meno dico, meno sbaglio.

Superando la generalezza dei temi trattati in un programma elettorale e accantonando il pericolo  di  tedio per la specificità mi trovo a considerare che quello che scriverò sarà senza dubbio già scritto da altri anche in tempi  trascorsi, ma proprio per questa ragione la domanda che sorge sarà: allora perché mai non sono ancora state approntate le opere  e  non si sia dimostrato inefficente quello  che indicherò?

Il turismo e le aste per le concessioni balneari
Dopo questo preambolo vorrei scindere immediatamente le tematiche sul turismo dalla fantomatica  asta che dovrebbe andare a vertere sul patrimonio pubblico che sino ad ora sembra sia stato utilizzato per fini turistico-ricreativi  secondo le direttive emanate da poteri dello stato sotto il vigile controllo delle autonomie locali, e l'attenta vigilanza delle sopraindendenze alle belle arti preposte alla vigilanza del paesaggio e non ultima la specifica attività di ispezione della dogana; il tutto finanziato da soldi privati dei concessionari che sono andati ben al di là del principio di legittimo affidamento  tanto che ora potrebbero fare la figura dei sempliciotti, non essendo ad alcuno di noi nota la scala di priorità o  quali valori di confronto o parametri di pubblico interesse promuoverebbe; quali finalità perseguirebbe.

Le aste sono un problema politico ed economico che riguarda la tutela di quelle  piccole inprese che fino ad ora ci hanno permesso di mantenere un livello di benessere diffuso nel tessuto sociale versiliese, pur nella relativa insoddisfazione di alcuni che pensano che altri modelli di sviluppo potrebbero dare maggiori opportunità, non si capisce se per molti in Versilia o per pochi in Europa, tra i quali si sono naturalmente  autodesignati.

Piccole imprese o gigantismo?
Un esempio potrebbe essere la discesa di Ikea a Pisa , dove abbiamo scomodato addirittura il grande capo Rossi dalla regione per creare dei posti di lavoro part-time che porteranno a paghe di sei -settecento euro al mese per addetto, crisi permettendo.  E contemporaneamente andare ad erodere un serbatoio di clientela  delle  piccole imprese che nella zona pisana hanno una tradizione solidissima nel ramo arredamento, e che fino ad ora hanno sfamato, rivestito e comodamente  fatto correre sulle strade della Toscana  i padri di quei precari che troveranno lavoro non qualificato , e che trascurando una adeguata preparazione professionale, a breve si troveranno a spasso senza titoli e capacità professionali , che non siano quelli di saper interpretare prontamente ed entusiasticamente  i dettami dell'azienda, per mezzo dei suoi portavoce travestiti da manager .
    La voglia di gigantismo, ricorda a noi operatori  l'impoverimento dell'offerta turistica dal punto di vista alberghiero, e la conseguente perdita di identità dello stare in Versilia, allorché  ci siamo resi conto che il cliente  globalizzato segue supinamente le proposte  commerciali che gli vengono sottoposte al suo paese e mette la Versilia nel carnet delle sue esperienze, sperando almeno che le metta in quelle positive, cosa che viene dubitata dai più vedendo il corrispettivo misero che gli viene corrisposto al suo misero spendere;  ci è venuta a tutti la chiarezza che i flussi Turistici non ci porteranno un briciolo in più in cassa  e che forse sarebbe meglio invece di inseguire i flussi alle  borse del turismo, con le nostre forze impari , si potrebbe cercare di portare il nome Versilia in giro in Europa accoppiandolo a iniziative culturali o mondane  di un certo livello, non perchè le iniziative debbano creare lavoro nel loro svolgimento e nel periodo in cui si terranno, ma per arrivare a far ripetere quel nome Versilia che per troppo tempo è stato silenziato  .

    Pietrasanta, un esempio positivo
    E' con ammirazione e stima che facciamo i complimenti ai nostri vicini di Pietrasanta per avere con poche piccole mosse ( FIERA DEL LIBRO, RISORGIMENTO DELLA VERSILIANA, COMPLEANNO DEL FATTO QUOTIDIANO) fatto circolare e addirittura fatto arrivare turisti in tre distinte e strategiche date che scandiscono la stagione turistica, in giugno, agosto e settembre. queste manifestazioni sono andate molto al di là della loro capacità di far risuonare il nome della località sui mezzi di informazione, hanno addirittura creato flussi turistici, questo è un successo irripetibile , rinnovo i complimenti e prendo spunto per indicare la strada che debbono prendere i sempre pochi fondi che si troveranno in bilancio.
    Il  turismo è quel piacere che proverà il nostro cliente a tornare e possibilmente affezionarsi a questo pezzo di mondo e a quella stagione dell'anima che un tempo per tanti era lo stare in Versilia, e anche,  in un mondo di possibilità  a portata di clic, trovare qualcosa di buono e degno di essere pagato, tra le  Alpi Apuane e il Lare ligure .

    Il piacere di offrire servizi e prodotti di qualità
    Lasciamoci alle spalle questi aspri discorsi e immergiamoci in quel piacere che rappresenta la creazione di un prodotto che ha come finalità la soddisfazione sentimentale di un serbatoio di utenti, sperando che siano veramente tanti, perchè per mantenerci tutti noi operatori  e addetti in senso lato , ci vuole un bel numero di persone entusiaste di venire   a portare il loro personale avanzo  di bilancio familiare e essere felici di averlo speso proprio qui: proporrei un gioco , cui tutti possono partecipare , io Vorrei    quando vado in un posto per  villeggiare :   TROVARE, AVERE LA POSSIBILITA', GUSTARE, IMPARARE, SCOPRIRE, RIMANERE STUPITO, RICORDARE.
    • TROVARE una sistemazione per le mie esigenze abitative , anche diversa da quelle che sono abituato a vedermi proporre nel resto delle mie esperienze di villeggiatura , e possibilmente migliori o che perlomeno abbiamo un profumo di vero come un pane fatto in casa con farina in balla di iuta   , nella certezza che senz'altro al mondo , che ormai è l'orizzonte che ho davanti, ci sia qualcosa di più opulento scintillante e comodo , ma io in qualche maniera sento che il prodotto che sto pagando è perlomeno singolare , certamente non unico , ma perlomeno  non ordinario. sarei poi contento di proposte come abitare in una dimora storica , in una camera particolare , in una casetta diversa , che magari non  è proprio attaccata al mare ma che abbia la facilità di arrivarci, e che mi lasci  per quella settimana un pochino di gusto suo .
    • Vorrei  AVERE LA POSSIBILITA' di cambiare la maniera di vivere la mia giornata , mi prendo cura della mia persona , una bella passeggiata  , o dopo i primi giorni corsetta , certamente in riva al mare, ci sono venuto per quello , ma perchè non avere una alternativa che sia un parco bene attrezzato almeno come quello che  c'è al mio paese , con uno spazio per il cane , e se poi ci fosse un percorso pedonale già proposto da qualche associazione  sportiva del luogo  e che magari collegasse diverse frazioni del solito comune , la meraviglia potrebbe essere se per incanto si potesse stare un pochino più lontano dal traffico degli autoctoni che naturalmente potrebbero fare di più per se e per gli altri e scoprire che si può   ridurre l'uso della macchina se qualcuno ti prepara dei percorsi che non siano asfaltati. Il percorso potrebbe costeggiare  un fiume che negli ultimi anni ha fatto passi da gigante come qualità delle acque  salvo poi subire degli strani incidenti con conseguente sforamento di tabelle e di indici  di inquinamento delle acque  .
    • GUSTARE  :vorrei avere la possibilità di cambiare  dieta , e la possibilità di avere l'accesso a prodotti del luogo , magari appena portati dai produttori , che si sono accorti che se restano a produrre per la grande distribuzione , non riusciranno con i prezzi che gli pagano nemmeno a campare la famiglia ,e allora si sono riappropriati del momento più importante di un processo produttivo che ricordiamoci è quello della vendita , ma non lo vorrei trovare come curiosità ai mercatini della domenica , lo vorrei trovare in punti qualificati , anche non tutti i giorni , ma in maniera stabile e ripetitiva , magari in negozi come gli altri , ma che per abbassare le spese di gestione si inventino qualcosa tipo un produttore ha uno spazio la mattina e un'altro il pomeriggio , la nuova amministrazione di Camaiore si inventa un regime di particolare favore per questo tipo di negozio data la particolarissima natura di salvaguardia di un tessuto produttivo , che in tanti hanno cercato di distruggere ;   ma il negozio è sempre li e io so che quando vado in vacanza  a Camaiore   in quel tipo di negozio posso trovare dei prodotti quantomeno singolari,  magari spendendo solo  poco di più rispetto agli altri .
    • Potrei anche IMPARARE che c'e un gusto tutto suo nel far diventare un avvenimento  quella che una volta  era una cena nell'entroterra al fresco delle colline   , poichè ho sentito che alcuni ristoranti dell'entroterra in alcune sere della settimana propongono degli itinerari  enogastronomici   che girano tutto intorno ad un territorio che negli anni ha mantenuto una sua identità di produzioni di eccellenti salumi e piatti che prendono la loro particolarità da un made in Versila , che comincia da una produzione locale  e finisce con una maestria nella trasformazione . posso imparare che è un bellissimo modo di passare un  mercoledì -giovedì  sera , senza andare stancamente nelle solite sagre o pizzerie , però il problema è che vorrei conoscerli e essere sicuro che le produzioni siano locali . forse ci vorrebbe un made in Versilia , per superare le diffidenze e avvicinarsi.
    • Potrei SCOPRIRE che sulle colline ci sono degli splendidi sentieri che andrebbero curati e proposti per diventare un diverso DIVERTIMENTIFICIO   che si potrebbe godere in bicicletta , piedi , cavallo, ma naturalmente ci vorrebbe l'accompagmento dei  locali , organizzati a mò di guida , perchè sono facili e divertenti ma certamente non da prendere alla leggera .Per il lancio ci potrebbe essere una corsa in montagna durante l'estate che porterebbe gente nuova e volonterosa con ricchi premi e cotillons dove si potrebbe innestare  tutta una riscoperta di quegli itinerari gastronomici di cui si parlava dianzi.quello poi lo aggiungerei alla possibilità che già dovrei conoscere di spaziare da una oasi LIPU ad un parco naturale nei comuni limitrofi, che sempre Versilia sono.
    • Dovrei poi RIMANERE STUPITO  dal lavoro che hanno fatto i locali per crearmi la possibilità vera di venire in vacanza senza la mia adorata automobile , fosse anche per pochi giorni , come per un periodo più sostanzioso.Dovrei trovare una valida sinergia tra diversi mezzi di trasporto , una bicicletta a noleggio  per i miei momenti privati , mezzi pubblici serali orientati al turismo , una convenzione con i taxi del luogo che mi garantisca da brutte sorprese , con una tariffa pluricomunale che con il giusto prezzo mi permetta di escursionare di sera le diverse anime che compongono la Versilia by Night , in fine, ma prima che sia troppo tardi la possibilità di un car -sharing  come quello che ho sentito lodare in città come Firenze Milano Bologna  (quota fissa + costo chilometrico ). Rimanere stupito dalla facilità che incontro nel leggere queste possibilità in giro per il  Lido e, Camaioire , su manifesti in luoghi istituzionali esposti in passeggiata o nelle principali strade , non al muro , che ormai non le guarda più nessuno ma in bacheche istituzionali , anche alle fermate dei mezzi pubblici o vicino agli esercizi commerciali di pubblico interesse , in modo che si esca dalla solita brochure a mano , costosa e per lo più inefficace , tali spazi dovrebbero essere di sclusiva pertinanza dell'assesorato al turismo , che le calendarizza a suo interesse e merito
    • RICORDARE  quando torno a casa che non sono riuscito a fare tutto e che dovrei tornare prima o poi.

    mercoledì 30 marzo 2011

    Convegno "Territorio bene prezioso", Villa Bottini, Lucca

    8 aprile 2011, ore 17.00, Villa Bottini, Lucca

    Convegno
    "Territorio Bene Prezioso"
    Il valore aggiunto della nostra economia per la crescita
    Villa Bottini, Lucca

    Regione Toscana, Consiglio Regionale, Gruppo Italia dei Valori

    Introduce Anna Marson
    Assessore della Regione Toscana all'Urbanistica e alla Difesa del Territorio

    Intervengono
    Maria Luisa Chincarini
    Consigliere Idv in Regione Toscana

    Antonio Vanni
    Responsabile Ambiente e Territorio Idv Lucca

    Conclude
    Fabio Evangelisti
    Segretario Idv Toscana

    giovedì 17 febbraio 2011

    Concessioni demaniali da rinnovare: un patto fra DUE contraenti

    (Guest post di Maurizio Angeli del Bagno Roberto di Lido di Camaiore)

    Meditando sulla situazione nuova che si sta creando sul rinnovo delle Concessioni Demaniali per ogni finalità, viene in mente un proverbio che direi sospirativo, e che recita: C'è chi la mesta (da tanti anni) e chi la vuole bella e mesta (c'è chi gira la polenta, e chi la vuole bell'e pronta e già girata).

    La prima avvertenza che risulta per gli amici balneari, e per chi ha voglia di leggere: è che il proverbio non è dei più immediati e impone una discreta applicazione  anche fonetica per essere gustato.  Ciò  deriva dal fatto che la situazione si è complicata negli anni e che, a parere di molti, ci siano dei cambiamenti nei termini di accordi presi e mantenuti tra due parti.

    Da una parte si trovano dei privati cittadini che hanno investito soldi e anni di lavoro su terreni demaniali che in origine erano spogli, per lo sviluppo di una economia locale che nelle difficoltà generali ha mantenuto un livello salariale di eccellenza per tutti gli addetti, in un mondo di contratti atipici a 700,00 € al mese.

    Le garanzie di una volta non valgono più?

    Gli investitori, prima di investire, avevano avuto delle garanzie, contenute in leggi della Repubblica, pensate al 1992, che in ogni modo davano all'investimento una legittimazione di sviluppo sociale e migliorativo, in una ottica di impresa, con ricadute non piccole sui livelli di occupazione sopratutto locale.

    Da l'altra una amministrazione dello stato che indicava, senza dubbio, attraverso i suoi uffici, con controlli puntuali e particolareggiati , a volte pesanti,  di gradire un tipo di investimento  che poneva la qualità e la capacità competitiva quali obbiettivi primari.

    Questo prima.  Ora sembra che  qualcosa o qualcuno sia cambiato, sembra che al di là di eventi Europei che a volte sembrano tirati per i capelli, sembra che si voglia indirizzare lo sviluppo delle aree costiere verso un modello di breve periodo.

    Come riflessione viene subito da pensare che dei centri del tempo libero quali sono diventati gli attuali stabilimenti balneari in Versilia non sarebbero mai nati  con una prospettiva di investimento così  breve.

    Chi pensa poi che sia un bene, deve sforzarsi anche di estendere il suo pensiero a quella tipologia di clientela che non ha intenzione di stare una giornata su un asciugamano, sulla sabbia e senza servizi. Anzi, fortunatamente continua a preferirci e richiede addirittura più servizi: gazebo, tavolini, catering.

    Vedendo poi come si muovono certi uffici dello stato, ricordate uno dei DUE  contraenti, sembra che un certo tipo di investimento e di struttura siano molto graditi, tanto da sembrare acquisibili al patrimonio dello stato , e almeno secondo l'esperienza comune uno acquisisce quello che gli piace e anzi in un certo qual modo trova che quell'investimento abbia un suo valore, che conosce molto bene : dato che a suo tempo lo ha autorizzato  richiedendo disegni particolareggiati e anche, ultimamente, sviluppi in tre dimensioni, nonchè relazioni sui particolari tecnici di realizzazione.

    Quello che lascia un pochino straniti, dal di dentro, è che non si capisce dove una certa politica vuole andare a parare.  Se vi fossero solo esigenze di  cassa, si potrebbe naturalmente considerare una conciliazione, naturalmente su basi economiche serie e da confrontare liberamente .  A tutt'oggi sembra che  qualcuno pensi che creare  l'incertezza  abbia un risvolto positivo per un qualche disegno che ancora non ci è chiaro, ma noi siamo fiduciosi che il bene trionfa sempre, e che i buoni amministratori alla fine sostituiranno quelli confusi, dato che le elezioni si avvicinano.

    venerdì 11 febbraio 2011

    Lavoro: presentazione a Lucca di un disegno di legge sulla rappresentanza sindacale

    "Lavoro, Lavoro, Lavoro
    Dai problemi della rappresentanza sindacale all'efficacia dei contratti collettivi"


    Un problema importante da affrontare sul mondo del lavoro (anche se non l'unico)


    Venerdì 18 febbraio 2011 – ore 21.00
    Sala Tobino Palazzo Ducale LUCCA

    Roberto Rizzo
    Responsabile Lavoro IDV Toscana

    Maurizio Zipponi
    Responsabile nazionale Lavoro IDV Toscana

    Maria Luisa Chincarini
    Consigliere IDV Regione Toscana

    Francesco Alleva
    Giuslavorista

    Massimo Braccini
    Segretario provinciale Fiom

    Fabio Evangelisti
    Segretario Regionale IDV Toscana


    Presentazione del disegno di legge “Norme in materia di rappresentanza sindacali nei luoghi di lavoro, rappresentatività delle Organizzazioni Sindacali ed efficacia dei contratti collettivi di lavoro” apre il dibattito sul ruolo della mediazione sindacale a tutela del lavoratore, attraverso l’esame del principale strumento di tutela dei lavoratori dipendenti, i contratti collettivi.

    Secondo l'Italia dei Valori è indispensabile ridefinire legislativamente la rappresentanza sindacale, sia per il lavoratore che per l’impresa. Il disegno di legge intende tutelare la democrazia sociale che dia garanzia a ciascun lavoratore dipendente di poter eleggere i propri rappresentanti sindacali nei vari ambiti lavorativi.

    L’eccessiva frammentazione delle sigle sindacali  può comportare dispersione di fini e mezzi: le rappresentanze sindacali unitarie (RSU) e la posizione che ricoprono senza creare conflitti con i sindacati firmatari dei contratti nazionali.

    Il Convegno vuole affrontare tematiche assai complesse ma oggi sempre più urgenti a causa del mutamento epocale del mondo del lavoro.

    Mutamento che però non si limita alla figura del lavoratore dipendente classico, il lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato, ma che vede anche nuove figure di cui la politica non sembra essersi accorta:


    1.  I lavoratori precari
    2.  I lavoratori a progetto
    3.  Le partite iva monocliente
    4.  Le partite iva che lavorano solo per le aziende
    5.  I microimprenditori che lavorano per più committenti ma senza alcuna tutela in caso di mancato pagamento o di crisi di settore.
    Se questo disegno di legge si concentra su un problema di tutela classica, la rappresentanza sindacale in aziende medie e grandi, molto resta da fare sui temi che riguardano circa un milione di lavoratori con contratti cosiddetti atipici oppure in regime di partita iva, in certi casi pro forma, ma in altri casi per scelta perché ci sono lavori che non possono essere svolti per l'intera vita lavorativa per la stessa azienda, come ad esempio:
    • Traduttore
    • Interprete
    • Sviluppatore software
    • Web designer
    • Giornalista freelance
    • Collaboratore editoriale
    • Sviluppatore di siti Web
    • Ricercatore
    • Telemarketer
    • Venditore porta a porta
    • Promoter
    Tutte queste figure professionali per il momento sono ancora al di fuori del radar dei partiti, anche se rappresentano centinaia di migliaia di nuovi lavoratori.

    Senza contare poi il vasto settore, più tradizionale ma anch'esso in grande crescita, dei servizi alla persona, che non possono essere regolamentati con schemi da Industria Metalmeccanica del XX Secolo:
    • Badanti
    • Baby sitter
    • Personal trainer
    • Infermieri
    • Personale di pulizia e manutenzione
    Insomma, aggiornare la legislazione sulla Rappresentanza Sindacale Unitaria sui posti di lavoro può essere una buona cosa, ma per molti lavoratori atipici e microimprenditori potrebbe essere troppo poco e troppo tardi.

    domenica 6 febbraio 2011

    Convegno sui temi: Fondi europei e prospettive del made in Italy, in Tuscany, in Lucca...

    "Idee, progetti, sviluppo:fondi europei e prospettive del made in..."
     9 Febbraio 2011 alle ore 18.00 presso Sala di Rappresentanza della Provincia di Lucca
    in Piazza Napoleone (link a Google Maps)

    Intervengono:
    Niccolò Rinaldi
    Capogruppo Idv-PE e Vice Presidente ALDE
    Francesco Bambini
    Ass. provinciale Sviluppo Economico Provincia di Lucca
    Paola Michelotti
    Vice Presidente CNA Lucca
    Costante Martinucci
    Presidente Confartigianato Lucca
    Emanuele Pasquini
    Direttore Confesercenti Lucca
    Sara Giovannini
    Resp.Uff. Marketing e Bandi Regionali Confcommercio
    Modera:
    Remo Santini
    La Nazione

    mercoledì 26 gennaio 2011

    Turismo in Versilia: faticoso lavorare così

    Venerdì 21 gennaio 2011 sono andato al convegno "Fare impresa turistica", dedicato al turismo in Versilia e alle sue problematiche. La sala era piena, fra albergatori, operatori balneari e altri professionisti. Il convegno era all'Hotel Astor di Viareggio.
    Dalle varie relazioni è emerso un panorama di opportunità e problemi:

    1. Occorre un sistema aeroportuale toscano integrato. Il traffico presso l'aeroporto di Pisa sta diventando sempre più importante: nel 2010 cinque milioni di passeggeri che, una volta arrivati, trovano difficoltà a raggiungere la Versilia con mezzi pubblici carenti e taxi troppo costosi.
    2. Il turismo rappresenta il 10% del prodotto interno lordo.
    3. Della percentuale di turismo toscano la metà è rappresentato dal turismo balneare che ha una forte capacità di traino su tutto il settore (chi trascorre 15 giorni al mare fa qualche puntata nelle città d'arte, oppure fa base in Versilia per visitare l'Alta Toscana, mentre in genere non succede il contrario).
    4. In una giornata di solo e bel tempo, la presenza in Versilia totalizza circa 100.000 visitatori.
    5. Il 60% del turismo a Firenze è sommerso, il che rappresenta sia un problema di trasparenza, sia un problema di complessità normativa e scarsi incentivi a regolarizzare l'offerta.
    6. In base all'evidenza aneddotica, Forte dei Marmi viene considerata da turisti svizzeri al livello della Svizzera per pulizia, servizi e qualità dell'offerta turistica.
    7. Le infrastrutture regionali non aiutano il lavoro degli operatori: strade, parcheggi e ferrovie vengono considerati insufficienti (parere personale: le ferrovie e le linee pubbliche di autobus sono particolarmente insufficienti, perché potrebbero assorbire una larga quota di trasporto riducendo l'impatto su parcheggi e territorio dato da coloro che vengono in Versilia in macchina per poi lasciarla parcheggiata per una settimana o due perché una volta qui si spostano prevalentemente in bicicletta).
    8. Le tariffe autostradali sono elevate rispetto ad analoghe tariffe in altri paesi europei.
    9. Il sistema fiscale non aiuta gli operatori né per qualità della normativa, né per aliquote: all'estero l'iva sui servizi per il turismo va dal 5 all'8%, mentre in Italia va dal 10 al 20%, il che può contribuire a spiegare il dato del punto 5.
    10. Lo stato ha effettuato molti tagli a carico dei finanziamenti regionali, in alcuni casi secondo logiche non comprensibili o non sempre condivisibili: ad esempio ha posto le Biblioteche Nazionali a carico delle Regioni.
    11. La complessità normativa mette in difficoltà gli operatori professionali e non incoraggia l'emersione dei servizi sommersi.
    12. Per essere concorrenziali rispetto all'offerta estera, occorre qualificare meglio l'offerta di servizi turistici e tutelare di più il turista.
    Gran parte del dibattito seguente è stato dedicato al problema delle concessioni balneari derivante da un'applicazione della direttiva Bolkenstein, la direttiva europea per la liberalizzazione dei servizi che, se male applicata, rischia di mettere in una situazione di precarietà i concessionari delle spiagge, oppure di facilitare speculazioni di grossi operatori interessati ad acquisire ampie concessioni da sfruttare senza reinvestimento dei profitti nel territorio locale.