mercoledì 2 gennaio 2013

Più spazio alle biciclette in Versilia. O si aspetta che la benzina arrivi a 4 euro al litro?

Mentre in Danimarca cinquant'anni fa tutte le strade avevano la loro pista ciclabile, in Versilia nel secondo decennio del Duemila la situazione è precaria e insufficiente.
La pista ciclabile di Forte dei Marmi? No, è ad Alba Adriatica.

Ovvero, in una zona turistica marittima con clima mite per la maggior parte dell'anno, da almeno trent'anni gli amministratori locali quando pianificano una strada non pensano al mezzo più turistico e amato durante le vacanze: la bicicletta.

Attualmente in Versilia le piste ciclabili sono poche e mal raccordate. La politica nei confronti delle biciclette è contraddittoria, lenta e insufficiente:

  1. A Viareggio assurdi divieti di circolare in passeggiata con periodiche "retate" in una passeggiata dove normalmente circolano furgoni, moto, auto della polizia, auto di residenti.
  2. Sempre a Viareggio, nessuna pista ciclabile conduce alla stazione ferroviaria, laddove le bici sono molto usate dai pendolari.
  3. Le piste ciclabili della pineta di levante sono molto belle dal punto di vista turistico ma, non essendo raccordate con la città né con la stazione, non hanno alcun effetto positivo di scarico del traffico automobilistico.
  4. Le piste ciclabili della pineta di ponente invece sono dei tronconi non raccordati fra loro.
  5. Il tratto di pista ciclabile della Città Giardino in realtà è un vialetto pedonale ribattezzato "pista ciclabile".
  6. Nel territorio di Camaiore, manca una pista ciclabile che unisca il capoluogo con la costa, e, mi pare, nessuna pista fra il capoluogo e le frazioni: amministratori lungimiranti avrebbero dovuto costruirle 50 anni fa, come in Danimarca. Invece a Camaiore si aspetta ancora.
  7. L'Ospedale Versilia non ha un accesso pedonale né un accesso ciclabile per chi non desidera usare l'auto per visite, prenotazioni o per andare a trovare un parente. Persino chi abita nel raggio di 500 metri dall'ospedale nei fatti viene incoraggiato ad usare l'auto. Esiste solo un troncone di pista ciclabile lungo duecento metri che inizia in una stradina e finisce nel nulla.
  8. Viale Kennedy, il vialone che porta all'Esselunga e che ospita il mercato settimanale, è stato realizzato come se fosse un'autostrada lunga cinquecento metri. Ha corsie larghissime per le auto, ma non ha pista ciclabile. L'Esselunga ha un parcheggio per le bici, ma senza protezioni né  dal sole né dalla pioggia.
  9. A Marina di Pietrasanta c'è la pista litoranea e un troncone che va nell'interno, più una pista che unisce litorale e capoluogo.
  10. La pista ciclabile litoranea che va dal molo di Viareggio fino al Cinquale è irregolare e mal raccordata: tra Viareggio e Lido è raccordata con un ponte pedonale; fra Lido di Camaiore e Marina di Pietrasanta si stringe in un vialetto condiviso con i pedoni; fra Marina di Pietrasanta e Forte dei Marmi cambia lato stradale senza logica e senza segnalazioni specifiche. Per lunghi tratti pista ciclabile, accessi per le auto e pedoni devono convivere: arriviamo all'assurdo per cui dove c'è spazio, come nella passeggiata di Viareggio, le bici non possono entrare; dove non c'è spazio, bici, pedoni e auto devono coesistere. 
Manca qualcosa? C'è qualcuno che conosce piste ciclabili in Versilia che non ho citato?

Si tratta di una situazione che testimonia decenni di insufficiente e cattiva pianificazione turistica a livello di area geografica. Si può sperare qualcosa di meglio per il futuro?