giovedì 17 febbraio 2011

Concessioni demaniali da rinnovare: un patto fra DUE contraenti

(Guest post di Maurizio Angeli del Bagno Roberto di Lido di Camaiore)

Meditando sulla situazione nuova che si sta creando sul rinnovo delle Concessioni Demaniali per ogni finalità, viene in mente un proverbio che direi sospirativo, e che recita: C'è chi la mesta (da tanti anni) e chi la vuole bella e mesta (c'è chi gira la polenta, e chi la vuole bell'e pronta e già girata).

La prima avvertenza che risulta per gli amici balneari, e per chi ha voglia di leggere: è che il proverbio non è dei più immediati e impone una discreta applicazione  anche fonetica per essere gustato.  Ciò  deriva dal fatto che la situazione si è complicata negli anni e che, a parere di molti, ci siano dei cambiamenti nei termini di accordi presi e mantenuti tra due parti.

Da una parte si trovano dei privati cittadini che hanno investito soldi e anni di lavoro su terreni demaniali che in origine erano spogli, per lo sviluppo di una economia locale che nelle difficoltà generali ha mantenuto un livello salariale di eccellenza per tutti gli addetti, in un mondo di contratti atipici a 700,00 € al mese.

Le garanzie di una volta non valgono più?

Gli investitori, prima di investire, avevano avuto delle garanzie, contenute in leggi della Repubblica, pensate al 1992, che in ogni modo davano all'investimento una legittimazione di sviluppo sociale e migliorativo, in una ottica di impresa, con ricadute non piccole sui livelli di occupazione sopratutto locale.

Da l'altra una amministrazione dello stato che indicava, senza dubbio, attraverso i suoi uffici, con controlli puntuali e particolareggiati , a volte pesanti,  di gradire un tipo di investimento  che poneva la qualità e la capacità competitiva quali obbiettivi primari.

Questo prima.  Ora sembra che  qualcosa o qualcuno sia cambiato, sembra che al di là di eventi Europei che a volte sembrano tirati per i capelli, sembra che si voglia indirizzare lo sviluppo delle aree costiere verso un modello di breve periodo.

Come riflessione viene subito da pensare che dei centri del tempo libero quali sono diventati gli attuali stabilimenti balneari in Versilia non sarebbero mai nati  con una prospettiva di investimento così  breve.

Chi pensa poi che sia un bene, deve sforzarsi anche di estendere il suo pensiero a quella tipologia di clientela che non ha intenzione di stare una giornata su un asciugamano, sulla sabbia e senza servizi. Anzi, fortunatamente continua a preferirci e richiede addirittura più servizi: gazebo, tavolini, catering.

Vedendo poi come si muovono certi uffici dello stato, ricordate uno dei DUE  contraenti, sembra che un certo tipo di investimento e di struttura siano molto graditi, tanto da sembrare acquisibili al patrimonio dello stato , e almeno secondo l'esperienza comune uno acquisisce quello che gli piace e anzi in un certo qual modo trova che quell'investimento abbia un suo valore, che conosce molto bene : dato che a suo tempo lo ha autorizzato  richiedendo disegni particolareggiati e anche, ultimamente, sviluppi in tre dimensioni, nonchè relazioni sui particolari tecnici di realizzazione.

Quello che lascia un pochino straniti, dal di dentro, è che non si capisce dove una certa politica vuole andare a parare.  Se vi fossero solo esigenze di  cassa, si potrebbe naturalmente considerare una conciliazione, naturalmente su basi economiche serie e da confrontare liberamente .  A tutt'oggi sembra che  qualcuno pensi che creare  l'incertezza  abbia un risvolto positivo per un qualche disegno che ancora non ci è chiaro, ma noi siamo fiduciosi che il bene trionfa sempre, e che i buoni amministratori alla fine sostituiranno quelli confusi, dato che le elezioni si avvicinano.

venerdì 11 febbraio 2011

Lavoro: presentazione a Lucca di un disegno di legge sulla rappresentanza sindacale

"Lavoro, Lavoro, Lavoro
Dai problemi della rappresentanza sindacale all'efficacia dei contratti collettivi"


Un problema importante da affrontare sul mondo del lavoro (anche se non l'unico)


Venerdì 18 febbraio 2011 – ore 21.00
Sala Tobino Palazzo Ducale LUCCA

Roberto Rizzo
Responsabile Lavoro IDV Toscana

Maurizio Zipponi
Responsabile nazionale Lavoro IDV Toscana

Maria Luisa Chincarini
Consigliere IDV Regione Toscana

Francesco Alleva
Giuslavorista

Massimo Braccini
Segretario provinciale Fiom

Fabio Evangelisti
Segretario Regionale IDV Toscana


Presentazione del disegno di legge “Norme in materia di rappresentanza sindacali nei luoghi di lavoro, rappresentatività delle Organizzazioni Sindacali ed efficacia dei contratti collettivi di lavoro” apre il dibattito sul ruolo della mediazione sindacale a tutela del lavoratore, attraverso l’esame del principale strumento di tutela dei lavoratori dipendenti, i contratti collettivi.

Secondo l'Italia dei Valori è indispensabile ridefinire legislativamente la rappresentanza sindacale, sia per il lavoratore che per l’impresa. Il disegno di legge intende tutelare la democrazia sociale che dia garanzia a ciascun lavoratore dipendente di poter eleggere i propri rappresentanti sindacali nei vari ambiti lavorativi.

L’eccessiva frammentazione delle sigle sindacali  può comportare dispersione di fini e mezzi: le rappresentanze sindacali unitarie (RSU) e la posizione che ricoprono senza creare conflitti con i sindacati firmatari dei contratti nazionali.

Il Convegno vuole affrontare tematiche assai complesse ma oggi sempre più urgenti a causa del mutamento epocale del mondo del lavoro.

Mutamento che però non si limita alla figura del lavoratore dipendente classico, il lavoratore assunto con contratto a tempo indeterminato, ma che vede anche nuove figure di cui la politica non sembra essersi accorta:


  1.  I lavoratori precari
  2.  I lavoratori a progetto
  3.  Le partite iva monocliente
  4.  Le partite iva che lavorano solo per le aziende
  5.  I microimprenditori che lavorano per più committenti ma senza alcuna tutela in caso di mancato pagamento o di crisi di settore.
Se questo disegno di legge si concentra su un problema di tutela classica, la rappresentanza sindacale in aziende medie e grandi, molto resta da fare sui temi che riguardano circa un milione di lavoratori con contratti cosiddetti atipici oppure in regime di partita iva, in certi casi pro forma, ma in altri casi per scelta perché ci sono lavori che non possono essere svolti per l'intera vita lavorativa per la stessa azienda, come ad esempio:
  • Traduttore
  • Interprete
  • Sviluppatore software
  • Web designer
  • Giornalista freelance
  • Collaboratore editoriale
  • Sviluppatore di siti Web
  • Ricercatore
  • Telemarketer
  • Venditore porta a porta
  • Promoter
Tutte queste figure professionali per il momento sono ancora al di fuori del radar dei partiti, anche se rappresentano centinaia di migliaia di nuovi lavoratori.

Senza contare poi il vasto settore, più tradizionale ma anch'esso in grande crescita, dei servizi alla persona, che non possono essere regolamentati con schemi da Industria Metalmeccanica del XX Secolo:
  • Badanti
  • Baby sitter
  • Personal trainer
  • Infermieri
  • Personale di pulizia e manutenzione
Insomma, aggiornare la legislazione sulla Rappresentanza Sindacale Unitaria sui posti di lavoro può essere una buona cosa, ma per molti lavoratori atipici e microimprenditori potrebbe essere troppo poco e troppo tardi.

domenica 6 febbraio 2011

Convegno sui temi: Fondi europei e prospettive del made in Italy, in Tuscany, in Lucca...

"Idee, progetti, sviluppo:fondi europei e prospettive del made in..."
 9 Febbraio 2011 alle ore 18.00 presso Sala di Rappresentanza della Provincia di Lucca
in Piazza Napoleone (link a Google Maps)

Intervengono:
Niccolò Rinaldi
Capogruppo Idv-PE e Vice Presidente ALDE
Francesco Bambini
Ass. provinciale Sviluppo Economico Provincia di Lucca
Paola Michelotti
Vice Presidente CNA Lucca
Costante Martinucci
Presidente Confartigianato Lucca
Emanuele Pasquini
Direttore Confesercenti Lucca
Sara Giovannini
Resp.Uff. Marketing e Bandi Regionali Confcommercio
Modera:
Remo Santini
La Nazione